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Anche la politica

Comitato Pro Pulcinella

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Pulcinella e la terra dei fuochi

Il Pulcinella degli ultimi anni, ritornato ad essere attivo e perfino combattivo, si occupa del disastro ecologico e della devastazione del territorio campano. Sul tema l’attore Angelo Iannelli produce il cortometraggio Pulcinella supereroe è con noi, in cui in veste di Pulcinella insieme ai  bambini delle scuole evoca la tragedia della terra dei fuochi. La problematica ecologica attira i giapponesi, molto sensibili a questi argomenti; nei primi mesi del 2017 una loro  troupe di giornalisti, fotografi e interpreti ha visitato Napoli per studiare Pulcinella come finestra per entrare nella situazione del degrado. La terra avvelenata dal malaffare e dalla camorra ispira anche altri cantanti, teatranti e burattinai come Brunello Leone. Questo interesse dei giapponesi per Napoli incrementa la fioritura di servizi giornalistici, fumetti e canzoni di tipo turistico che assicurano a Pulcinella un nuovo protagonismo.

I giapponesi hanno anche commissionato al cantante Giorgio Carosone la presentazione della città ai loro connazionali mediante alcune canzoni di tipo turistico. Vi domina il tema dei disastri provocati dalla gestione dei rifiuti e una di esse, che mette alla berlina il ceto politico della città nel periodo di Bassolino, nel 2008 è diventata un tormentone tra gli italiani che vivono in Germania. Nonostante il pessimismo di fondo, c’ è la certezza che “’a città’ e Pulcinella /tornerà ancora bella / cumme ‘a mugliera ‘e Mastella”. 

Un Pulcinella col  cappello rosso

Dalla protesta sociale alla politica tout court il passo è a volte breve. A Ischia recita e canta nei locali pubblici Romolo Bianco, giovane attore e romanziere, che, col cappello del Cetrulo diventato rosso, si è proposto di recuperare in chiave moderna del teatro di Pulcinella il piglio protestatario e i temi della denuncia politica e sociale,  che tendono ad assumere una dimensione corale per la partecipazione del pubblico che riesce a coinvolgere, recitando a viva voce, senza supporto di amplificazione. Le sue farse con Pulcinella sono Buona sera per tutte le sere (2008), Prendetelo, questo pazzo è vostro (2011), L’ Italia è tutta una farsa (2012). 

Il partito di Pulcinella

Nel 2016 nasce il partito di Pulcinella, ossia una lista in sostegno della candidatura alla riconferma a sindaco di Napoli di De Magistris. Nel simbolo su un fondo rosso compare la scritta “Napoli Bene Comune”, sovrastata da Pulcinella rappresentato dalla mezza maschera nera e dal pileo bianco, leggermente mosso. E’ anche pubblicato su internet, con un testo che spiega: “Pulcinella, che dal Sud e per il Sud vuole cambiare il Bel Paese, vuole essere diretta espressione di un popolo stanco di delegare a chi  non lo comprende, ma protagonista del proprio cambiamento e della propria azione sociale e politica. Ecco chi è il nostro Pulcinella”. Dietro il coppolone bianco del simbolo “si cela tutta la potenza infinita della ribellione di un popolo”.

Pulcinelli al corteo Block Bce. Pulcinella sovversivo?

Ai primi di ottobre 2014 il corteo di protesta contro il vertice Bce a Capodimonte era affollato di giovani che indossavano le mezza maschera di Pulcinella. Tre studenti sono stati iscritti nel registro degli indagati  per associazione eversiva. Si sarebbe scoperto dopo che s’ era trattato di un teorema basato sul nulla. La vicenda è evocata da “Il  Fatto Quotidiano” del 3 ottobre 2014, in una vignetta, Te lo do io il vertice Bce, in cui però Pulcinella con un manganello in mano  è manovrato dalla mano sinistra di un poliziotto, per smentire la pericolosità della manifestazione.

Probabilmente negli stessi giorni sono stati postati su Google, sotto “Pulcinella anarchico” una testa del Cetrulo con la mezza maschera nera in forma di maschera antigas, e un Pulcinella intero, tutto bianco, che porta a spalla la bandiera bianca col simbolo anarchico. Pulcinella è stato anche “adottato” dal gruppo anarchico del salernitano che pubblica la rivista “Il Bestiario degli Italiani”, che nel n.1 dell’ ottobre 2015 mostra in prima pagina il disegno di un Pulcinella e del crocifisso,  seguito dall’ editoriale Pulcinella rivoluzionario inconsapevole firmato da Lorenzo Vitelli.

Le rappresentazioni di questo Pulcinella sono in parte in sintonia con le recenti canzoni dedicate a Pulcinella e con un filone narrativo, che vede nella maschera   l’eroe perseguitato per la sua difesa dei deboli (per esempio, La giustizia di Pulcinella, di Massimo Torre, 2017, e i precedenti Chi ha paura di Pulcinella?, 2014, e Uccidete Pulcinella, 2015). Queste narrazioni reinventano un Cetrulo che è un ribelle assetato di giustizia, piuttosto che un rivoluzionario, ed hanno comunque contribuito a creare il clima che ha rivestito il personaggio di funzioni civili di segno positivo, in qualche caso politicamente impegnato, a parte le estremizzazioni dei gruppi marginali.

Pulcinella e Salvini a Napoli

Ognuno ora vuole essere Pulcinella, il che conferma su un piano sempre più vasto  l’identità della maschera come simbolo della napolitanità. Nel marzo 2017 la Lega Nord, ai tempi di Bossi detestata da un gran numero di meridionali perché ritenuta antimeridionalista e  razzista, è presente a Napoli nella persona del suo nuovo capo, Matteo Salvini, accolto da un discreto numero di  napoletani che hanno preso atto favorevolmente della svolta unitaria del suo partito. Contrastato violentemente da un altro gruppo, più consistente, Salvini  ha tenuto il suo comizio all’ interno della Mostra d’ Oltremare, mentre fuori infuriava una sorta di guerriglia. Alla fine all’ ospite lumbard viene servita dai suoi simpatizzanti napoletani una pizza, che egli consuma col pubblico, mentre Rai2 lo riprende, e gli si offre la mezza maschera di Pulcinella, che egli indossa, un po’ divertito e un po’ imbarazzato. 

NAPOLI, SALVINI FA PULCINELLA SUL PALCO CON LUCCI

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https://video.leggo.it/spettacoli/napoli_salvini_fa_pulcinella_sul_palco_con_lucci-2315061.html

La casa di carta

Gli studenti universitari  non molto tempo dopo si sarebbero fatti sentire organizzando manifestazioni che avrebbero prodotto analoghe mobilitazioni  in tutta l’ area del Mediterraneo, in particolare in Grecia e nella Spagna: contro l’ impoverimento dei municipi e l’ attacco alle autonomie comunali, contro la svendita del patrimonio pubblico, e perfino contro quel turismo che spopola i centri antichi dei loro abitanti storici. Con la mezza maschera di Pulcinella sul volto, si vestono di rosso, replicando le suggestioni della serie televisiva La casa di carta, ed occupano simbolicamente per qualche istante alcuni  luoghi del denaro e del potere. “I comuni – spiegano – hanno subito un processo di indebitamento a partire dalla crisi economica iniziata nel 2007, in particolare le amministrazioni che facevano fatica a recuperare fondi con la fiscalità locale a causa del Pil basso. Un meccanismo peggiorato dall’ introduzione in Italia dei vincoli di bilancio”.